Anija è un film-documentario con testimonianze e documenti originali che ci rinfrescano le idee sugli eventi accaduti oltre vent’anni fa. Migliaia di cittadini albanesi scapparono letteralmente dal loro paese. Presero d’assalto il porto di Durazzo e si imbarcarono su stipatissime navi cargo per raggiungere la libertà attraverso il canale d’Otranto giungendo sulle coste italiane. Erano tutti in fuga dal regime Marxista-Leninista del dittatore Enver Hoxha. Il rigido sistema comunista albanese teneva completamente isolato il paese sia dal blocco Sovietico sia da quello Europeo. Anche il solo tentare di uscire dall’Albania era considerato reato. Nel 1990, pochi mesi dopo la caduta del muro di Berlino, la popolazione iniziò ad attivarsi con moti di rivolta.In molti si lanciarono con veemenza verso le ambasciate straniere nella capitale Tirana, cercando in quel modo un lasciapassare per la fuga all’estero. Hoxha era deceduto ormai da cinque anni e il regime cominciò a sgretolarsi. Il documentario ripropone filmati d’epoca rispolverando anche spezzoni di telegiornali originali. Le coste pugliesi vennero invase in pochissimo tempo da migliaia di albanesi felicissimi di essere approdati in Italia anche se privi di qualsiasi mezzo di sostentamento. Gli abitanti brindisini si dedicarono con impegno a predisporre una calda accoglienza per quei profughi disperati. Tanta comprensiva e spontanea umanità aiutò uomini donne e bambini ad entrare nel nostro paese e ne favorì l’integrazione. Attraverso interviste ad alcuni di loro che in questi anni hanno ricostruito una nuova vita in Italia, ripercorriamo sia la storia albanese sia gli episodi drammatici di quell’esodo. Dopotutto Albania ed Italia sono separate solo da uno stretto braccio di mare che nei primi anni novanta fu teatro di questo drammatico traffico di esseri umani. Lo scopo di Anija – La Nave è riportare alla memoria quanto accaduto.
Voto: 6½ (documentario)