Venuto al mondo di Sergio Castellitto con Penelope Cruz, Emile Hirsch, Adnan Haskovic, Pietro Castellitto, Saadet Aksoy, Luca De Filippo, Sergio Castellitto, Jane Birkin, Mira Furlan, Branko Djuric, Isabelle Adriani, Sanja Vejnovic, Luna Mijovic, Juan Carlos Vellido, Milan Pavlovic, Moamer Kasumovic. Parafrasando un gergo sportivo, potremmo affermare: squadra che vince non si cambia. Un romanzo di Margaret Mazzantini è stato trasformato in un film da Sergio Castellitto (marito della medesima). Per interpretarlo, oltre allo stessa regista, troviamo anche Penelope Cruz. Non ti muovere del 2004 contò sulle medesime maestranze di cui sopra. Questa volta si è aggiunto al cast pure il rampollo di casa Castellitto: un lanciatissimo Pietro. L’americano Emile Hirsch (già protagonista di Into the wild) affianca Penelope Cruz. A coloro che non avessero ancora letto il libro, non sveleremo nessun particolare della trama così da lasciare intatto il piacere della scoperta. Vi basti sapere che si tratta di una vicenda estremamente drammatica e talmente assurda da sembrare quasi reale. Il film è stato accolto con giudizi piuttosto aspri dalla critica ma non così dal pubblico. Pochi sono gli spettatori disposti a demolire questa intensa storia d’amore e di disperazione nella Jugoslavia pre e post-bellica. Vediamo Sarajevo che cambia. Iniziamo con gli anni ottanta, in piena epoca di Tito, per arrivare agli anni novanta, con la sanguinosissima guerra che tutti ricordiamo, arrivando fino ai giorni nostri con la neonata Bosnia Erzegovina. Nonostante siano presenti tutti gli elementi che possono drammaticamente colpire lo spettatore, Castellitto non appesantisce mai la mano e riesce a suscitare forti emozioni senza cadere in eccessi registici. Anche se la prima parte risulta piuttosto lenta e quasi didascalica, il film prende quota man mano che la vicenda si dipana. Un intenso crescendo di pathos si evolve col tempo che scorre e accompagna la graduale scoperta dei personaggi i cui interpreti risultano sempre credibili. Una profonda storia d’amore che passa attraverso la cruda descrizione di tutte le più assurde e spietate aberrazioni a cui riesce ad arrivare l’umanità durante il tempo di guerra (e purtroppo non solo).
Voto: 6