THOR

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THOR di Kenneth Branagh con Anthony Hopkins, Chris Hemsworth, Natalie Portman e Stellan Skarsgård. La formazione teatrale shakespeariana di Branagh si è confrontata con un personaggio della Marvel Comics su cui, fino ad allora, non era stato girato nessun film. In realtà Thor tornerà a fine anno al cinema dopo che nel 2012 insieme a Captain America, Ironman e Hulk riempì gli schermi in The Avengers. In questo primo film, uscito a primavera 2011, scopriamo come è nato il potere del figlio di Odino. Punito per la sua cocciutaggine, Thor viene depauperato della possibilità di succedere al padre sul trono di Asgard e, vieppiù, viene cacciato sulla Terra senza il suo potente martello. Qui si imbatte in una studiosa di fenomeni celesti (Natalie Portman) e se ne invaghisce anche se il loro rapporto rimarrà solo platonico. Intanto Loki (il fratellastro di Thor) si autoproclama Re di Asgard e spedisce sulla Terra un robot sparatutto che ricorda molto il Klaatu di Ultimatum alla Terra; Thor deve cercare la maniera di recuperare il martello e, con esso, il suo enorme potere al fine di proteggere il nostro pianeta. Due ambientazioni ben differenti: Asgard e il pianeta Terra. Il sontuoso Regno di Odino creato in CGI ed una landa deserta ed arida sul nostro pianeta. Due diversi mondi legati tra di loro eppure così distanti. Una pomposa epopea che rimane prigioniera di se stessa; tuttavia è un film più che accettabile per un personaggio fino allora inesplorato dagli studi di Hollywood. Il merito da riconoscere a Branagh è quello di avere ricreato un affascinante ambiente mitologico-epico a monte di un personaggio tanto diverso dagli altri Super-Eroi di casa Marvel. Un compito che non era facile portare a termine in maniera cinematograficamente godibile.

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