Regalo di Natale è, forse, il film più iconico di Pupi Avati. Con Diego Abatantuono (nel suo primo ruolo drammatico dopo mille macchiette simili a caricature), Carlo Delle Piane (vincitore alla Mostra del Cinema di Venezia del premio come migliore attore), Gianni Cavina, Alessandro Haber e George Eastman. Una commedia cattiva che non fa, e non deve, far ridere ma solo pensare. Una storia di amicizia, di legami profondi, di perfidia, in cui i rapporti umani vengono utilizzati come giochi da ribaltare, da ritorcere. Quattro amici di vecchia data si ritrovano nella notte di Natale per una partita a Poker a cui, però, è stato invitato anche un quinto: un ricco industriale da spennare. Franco è il proprietario di una sala cinematografica, Ugo è uno spiantato televenditore con un passato grigio nei confronti di Franco, Lele è un giornalista sfigato e poco considerato da tutti, l’avvocato Santelia è il misterioso pollo da sacrificare. Tutto il variegato cinema di Pupi Avati ha, da sempre, ruotato intorno alla provincia bolognese, tra ricordi del passato, ricostruzioni storiche e racconti fra il mito e la verità popolare. Regalo di Natale è annoverabile tra i film più riusciti del regista emiliano. Gli attori incarnano perfettamente la cruda realtà di presunti rapporti di amicizia scoperti poi come feroci ripicche per mai sopite invidie e gelosie. Una girandola di condizioni talmente efferate che spinse Pupi Avati a girarne un sequel altrettanto riuscito, anche se meno conosciuto: La Rivincita di Natale con gli stessi protagonisti che si ritrovano dopo diciotto anni.