Storia del cinema italiano: Poveri ma belli (1956)

Poveri ma belli

Poveri ma belli fu uno dei maggiori successi di pubblico nella stagione cinematografica 1956/1957. Un film poco amato dalla critica ma adorato dal pubblico. Il regista e sceneggiatore Dino Risi inventò un genere nuovo: la commedia sentimentale in salsa neorelista. I protagonisti sono due belli e sfaticati (Romolo e Salvatore) che fanno gli occhi dolci alla medesima ragazza la quale bidonerà entrambi. Senza troppi problemi, i due troveranno presto ristoro nelle braccia di altre donne. In un periodo storico in cui ci la società e l’economia erano in piena corsa per intraprendere la risalita, vibrava un forte desiderio di leggerezza e Poveri ma belli fece breccia nell’animo del pubblico italiano che si immedesimava in questi giovani brillanti e spensierati. La guerra era finita da poco più di un decennio e nell’aria si respirava voglia di andare a ballare, al cinema e di divertirsi in qualsiasi altro innocuo modo. I sei protagonisti di questa leggera storia sentimentale divennero icone di un’intera epoca. Visto il grandissimo successo ottenuto al botteghino, Dino Risi ne diresse due sequel: Belle ma povere del 1957 e Poveri milionari nel 1959. Tra i protagonisti spiccavano nomi di perfetti sconosciuti (fino ad allora): Marisa Allasio, Maurizio Arena, Renato Salvatori e Lorella De Luca. Inutile dire che il film diede loro una fama senza precedenti.

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