Machete

Machete

Il butterato Danny Trejo è Machete nel film di Robert Rodriguez uscito in Italia il 6 maggio 2011 ovvero otto mesi esatti dopo l’uscita negli Stati Uniti! Nel cast figurano nomi del calibro di Robert De Niro (nei panni del senatore McLaughlin), Steven Seagal, Michelle Rodriguez, Lindsay Lohan, Don Johnson e Jessica Alba. Alla fine Rodriguez ce l’ha fatta: Machete è diventato un vero film. Qualcuno ricorderà che insieme a Grindhouse – Planet Terror nel 2007 era stato girato un finto trailer di Machete. Ora il film esiste per davvero. Naturalmente l’amore spassionato di Rodriguez per i B-Movies (amore condiviso con Quentin Tarantino) è evidente. Chi possiede un palato delicato è bene che ne eviti la visione; potrebbe rimanere piuttosto sconvolto. Lo splatter è spinto ai massimi livelli. Schizzi di sangue a profusione, parti mozzate di corpi umani, intestini umani che diventano funi da cui calarsi dalle finestre e mille altre simili amenità sono profuse con generosità. Robert De Niro (ovvero il senatore McLaughlin) è impegnato in un comizio durante il quale incita la folla a contrastare l’immigrazione clandestina e per avvalorare le sue tesi organizza un complotto facendosi sparare ad una gamba da un immigrato messicano (Danny “Machete” Trejo) che verrà additato come massimo colpevole. Machete sarà perfettamente in grado di difendersi da solo da quelle pretestuose accuse. In questo film, il regista evidenzia alla sua maniera il problema degli immigrati messicani clandestini e di quanto scarsamente vengano accolti negli States. Il cinema di Rodriguez è esagerazione, spettacolarità, violenza. A dispetto del nome, Machete non utilizza solo lame come strumenti di offesa ma anche altri inimmaginabili arnesi; solo per fare un esempio, avete mai immaginato l’uso di un decespugliatore come arma letale??? Il film è un prodotto appetibile per gli appassionati di Rodriguez e di Tarantino (che si divertiranno parecchio). Nessuno può rimanere freddo e distaccato. O si ama questo genere cinematografico o lo si odia a morte. Una via di mezzo è comunque impensabile.

Voto: 5

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