London Boulevard è un film tratto dall’omonimo romanzo di Ken Bruen. Il regista è un certo William Monahan cioè l’uomo che vinse l’Oscar per aver magistralmente sceneggiato il potente The Departed. I tre protagonisti sono Colin Farrell (un ex detenuto che viene rilasciato dopo 3 anni di carcere), Keira Knightley (una famosissima attrice braccata dai paparazzi) e Ray Winston (un malavitoso senza scrupoli). Mitchell viene scarcerato dopo aver scontato una pena di tre anni per aver pestato qualcuno in una rissa. Il desiderio è quello di rifarsi una vita pulita ed arriva a farsi assumere come bodyguard e factotum domestico da una (ex) attrice ricca e famosa. Malauguratamente Mitchell ha continuato a frequentare quella che si può definire come “cattiva compagnia” e viene attirato di nuovo nella zona oscura. Gli amici di Mitchell non lo lasciano in pace e lo coinvolgono in un cupo circolo vizioso. Il protagonista arriverà anche al punto da compiere atti non proprio ortodossi. Inizia così una spirale di violenza che diventa via via sempre più incontrollabile e lo rispinge verso il baratro. London Boulevard è un crime-movie d’autore molto ben confezionato. La colonna sonora è in gran parte costituita da fredde musiche rock anni settanta che punteggiano il racconto con tinte dark. A dire il vero è l’intero film ad essere decisamente dark. I colori sono spesso ritoccati artificialmente per virare verso il marrone o il grigio. Una scelta volta a dipingere tetramente le scene più cupe (in alcuni casi addirittura rasentano la monocromia) trasmettendo – visivamente – sensazioni di profonda drammaticità. Anche la grana è piuttosto evidente, sporcando volutamente e magistralmente il quadro. Colin Farrell e Ray Winstone reggono con maestria la scena; da incorniciare la loro animata discussione faccia-a-faccia in cui esprimono una energica rabbiosità con intensità senza pari. A conti fatti si tratta di un film molto particolare e di genere che non lascia indifferenti. Consigliato.
Voto: 7