Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate

Poster Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate

Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate (The Hobbit: The Battle of the Five Armies). Dove eravamo rimasti? Ah, già! I Nani arrivarono alla loro Montagna Solitaria di Erebor trovando il temutissimo drago Smaug a guardia del tesoro. All’inizio di questo terzo episodio assistiamo al funambolico annientamento del drago stesso. Tutto risolto? No, anzi il contrario. Ora il problema è difendere il tesoro dall’assalto delle imponenti armate di guerrieri ostili. Un manipolo di Nani difende Erebor con coraggio in una estenuante battaglia tra eserciti di Uomini, Orchi, Goblin, Elfi ed altre originali creature. A tratti si fatica a comprendere CHI stia combattendo contro CHI. La distinzione tra buoni e cattivi non è sempre così netta. Peter Jackson ha finalmente completato il progetto avviato quindici anni fa, quando iniziò la pre-produzione del primo film tratto dai libri di Tolkien. In pochi ci avevano provato fino a quel momento. Libri di una complessità straordinaria e di estremo fascino che non si sarebbero lasciati tagliuzzare facilmente dalle forbici di uno sceneggiatore. Eppure è accaduto. Noi, però, che abbiamo amato profondamente la trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli, non riusciamo a provare la stessa emozione nei film che compongono questa seconda trilogia de Lo Hobbit. La poesia e l’incanto del racconto “fantasy” originario ha trovato un giusto culmine con Il Ritorno del Re e lì tutto si è compiuto. L’enorme successo di critica e di pubblico ha spinto le maestranze a scrivere, dirigere e girare anche i fatti precedenti, traducendo in immagini anche i libri de Lo Hobbit. La magia, però, non c’era più. Non come all’inizio. Buon ritmo, energia, sottile humour e azione spettacolare ma troppa freddezza. La perfetta Computer Grafica ha creato mondi fantasiosi che sbalordiscono ma non emozionano. Apprezzabile impegno, quello di Jackson, ma risultato non eccelso. La saga è terminata. La Terra di Mezzo, un po’, ci mancherà.

Voto: 6

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