L’innocente

L'innocente
L’innocente (L’innocent) è una commedia scritta, diretta ed interpretata da Louis Garrel. Il cast comprende anche Anouk Grinberg, Roschdy Zem e Noémie Merlant. Quando nasci in una famiglia di appassionati cineasti tra registi, attori e attrici, puoi facilmente intuire anche quello che sarà il tuo destino. Louis Garrel ha seguito esattamente le orme del padre, della madre, del nonno e non solo. Anzi, ha fatto di più: ha messo insieme tutti loro ed è diventato attore, regista e sceneggiatore. In poco più di vent’anni di carriera ha interpretato decine di film (lunghi e corti) e ne ha diretti quattro, l’ultimo dei quali uscirà nelle sale il 19 gennaio 2023: L’innocente. Il co-protagonista maschile è Roschdy Zem che ha vissuto un 2022 in uno stato di grazia e all’insegna dei Festival. Dopo essere passato da Cannes, fuori concorso, con il film di cui stiamo parlando, ha partecipato anche alla Mostra di Venezia come regista ed interprete di Les Miens (il film non è ancora uscito nelle sale italiane). Se i ruoli dei protagonisti maschili sono ben sostenuti, non si può dire diversamente delle controparti femminili, affidate a Anouk Grinberg e Noémie Merlant, che svolgono con altrettanto onore il loro compito. Garrel ha scelto di continuare su un percorso già tracciato nei suoi precedenti film ovvero di autodirigersi nell’ennesimo ruolo non troppo dissimile dai precedenti. Abel è una guida naturalistica che lavora nel bellissimo acquario di Lione e sua madre, Sylvie, sta per attuare l’ennesimo azzardato colpo di testa: sposare l’affascinante carcerato (prossimo al rilascio) Michel. Sylvie è assolutamente convinta che Michel si sia lasciato alle spalle la precedente vita da delinquente per lanciarsi in un percorso di redenzione sociale e affettiva. Abel, a sua volta, non è per nulla convinto delle buone intenzioni di Michel e cercherà in tutti i modi di proteggere e difendere sua madre dall’eventuale giravolta dell’ex carcerato. Gli eventi precipiteranno in fretta e daranno luogo a situazioni divertenti e venate di fanta-poliziottesco (ma siamo consapevoli di avere detto un’eresia). In una commedia il cui scopo è divertire senza annoiare, Garrel porta a casa un risultato di cui può andare fiero. La sufficienza piena è ben meritata grazie ad un ritmo ben calibrato e alla costruzione di personaggi che sfuggono agli stereotipi pur senza deragliare in derive pericolosamente sperimentali. Le situazioni si alternano con improbabilissime circostanze, peraltro tipiche del genere, che sfociano in altrettante diramazioni tanto previste quanto gradite. I personaggi non sono macchiette ma esseri umani, tutti coprotagonisti e tutti alla pari, che godono di una certa profondità d’animo. L’innocente arriverà, probabilmente, ad arricchire il catalogo di quei film che non scavano un solco profondo nella cinematografia mondiale, e non ne hanno nemmeno l’intenzione, ma che aiutano a distrarre la mente dai pensieri quotidiani in maniera garbata, simpatica, intelligentemente ironica e piacevolmente guascona.

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