La sottile linea rossa (The Thin Red Line) è un film di guerra che si interroga a più riprese sul senso della guerra medesima. La regia è di Terrence Malick e uscì nelle sale nel lontano 1998. Il cast è eccellente: George Clooney, Elias Koteas, Adrien Brody, Jim Caviezel, Sean Penn, John C. Reilly, Nick Nolte, John Cusack, Woody Harrelson. La storia è basata su una battaglia realmente combattuta durante la Seconda Guerra Mondiale tra gli eserciti degli Stati Uniti d’America e del Giappone. Siamo sull’isola di Guadalcanal, nell’Oceano Pacifico. Il film è sontuoso, tecnicamente perfetto, con scenografie meravigliose. Le scene di guerra sono talmente realistiche da impressionare. Ma il particolare più importante è il tema trattato. Mentre i soldati sono impegnati a darsi battaglia, la natura (tutto intorno a loro) non smette di dare spettacolo. Malick si sofferma spesso sui dettagli della flora e della fauna di quella lussureggiante location. Tra un colpo di fucile e una cannonata, i soldati trovano il tempo anche di riflettere sul senso “vero” di quello che stanno facendo. Il film raccolse numerose candidature anche ai premi Oscar (tutte strameritate) e non solo per meriti artistici ma anche morali. Il film è senza dubbio di guerra ma, al contempo, anche di pace. Colpiscono al cuore i contrasti tra la violenza delle armi e la placidità della natura, tra la tensione dei soldati e lo stupore incredulo della popolazione indigena. Il realismo bellico che pervade l’intero film è intrinsecamente connesso ad un impalpabile afflato metafisico. Malick cura i dettagli visivi e sonori della battaglia senza trascurare la bellezza degli incolpevoli elementi della natura. La sottile linea rossa è un film che nessun cinefilo dovrebbe perdersi. Non solo per il cast ben nutrito ma anche, e soprattutto, per la costruzione del racconto e per lo sviluppo del tema principale: il senso della guerra.