I Mercenari 2

Prendete Sylvester Stallone (66 anni), Arnold Schwarzenegger (65 anni), Dolph Lundgren (il famoso Ivan Drago di Rocky IV), Jet Li, Bruce Willis (57 anni), Jean-Claude Van Damme (52 anni), Chuck Norris (72 anni) e Jason Statham poi mescolateli con cura e serviteli caldi su un piatto di polvere da sparo; ora dategli fuoco. Miscela perfetta per ottenere I Mercenari 2 (The Expendables 2).

Jean-Claude Van Damme è il cattivo di turno

Diretti da Simon West, sarebbero risultati totalmente ridicoli (e ci sono andati molto vicino) se non fosse che loro stessi non si prendono per nulla sul serio. Un branco di arzilli cinquanta/sessanta/settantenni muscolosissimi e senza un solo capello grigio (eccetto Bruce Willis che ha risolto diversamente il problema). Per l’occasione è stato resuscitato pure Chuck Norris la cui carriera da duro iniziò nel 1973 quando affrontò sul grande schermo il mitico Bruce Lee in L’Ultimo combattimento di Chen. Jean-Claude Van Damme che ha molto spesso ricoperto il ruolo di eroe buono, questa volta è il cattivone di turno. Tutti gli altri gli danno la caccia. Già dalla super-scoppiettante sequenza iniziale si entra nel vivo dell’azione con esplosioni, sparatorie, cannonate, uccisioni a profusione, gesti eroici e incredibili sfondamenti di muri con mezzi corazzati. Poi arriva la breve sigla e inizia il film. Viene mal di pancia al pensiero che l’autore di Rocky (candidato anche al premio Oscar per quel film) abbia scritto la sceneggiatura – ammesso che si possa considerare tale – anche di questo film; stiamo parlando proprio di Sly. Sono numerosissime le auto-citazioni dei celebri Rambo, Terminator o Die Hard. Questi sono gli aspetti criticabili, ma ora arriviamo ai complimenti. Il film va preso per quello che è. Nessuno potrebbe mai paragonarlo alle pellicole di Terrence Malick o Ingmar Bergman ma nel suo genere è comunque divertente. Sempre (auto)ironico e mai serioso. Tutti gli attori che vi hanno preso parte non riescono a nascondere il folle divertimento che hanno provato nel recitare le loro parti. Nel pre-finale Stallone osserva un vecchio aeroplano ed esclama: “quello dovrebbe stare in un museo” e Schwarzy risponde “anche noi”. Come si può non perdonare un film così spassosamente leggero? Non aspettatevi nulla di artisticamente pregevole ma solo divertimento esplosivo. Puro (iperviolento) intrattenimento.

Voto: 6

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