Hysteria di Tanya Wexler con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Jonathan Pryce, Rupert Everett, Ashley Jensen. Siamo a Londra nel 1880. Nei rudimentali ospedali dell’epoca si trattano i pazienti con cure assai approssimative. Molti medici non credono ancora nemmeno all’esistenza di germi e batteri lasciando così che cancrene e infezioni divorino i pazienti. Il giovane dottor Mortimer Granville (Hugh Dancy) non sopporta più i metodi così antichi e superati della vecchia medicina e, dopo una lite col suo superiore, viene licenziato e cacciato dall’Ospedale in cui lavora. Ancora non sa che questo apparentemente infausto evento sarà la sua fortuna. Durante il giro di perlustrazione di tutti gli studi medici di Londra si imbatte in quello del Dott. Dalrymple (Jonathan Pryce) che cura, si può dire “con piacere”, le ricche e depresse signore di Londra ritenute affette da Isteria con un curioso trattamento: il massaggio manuale della vulva. Indaffarato dalla enorme massa di pazienti in attesa dei suoi trattamenti, il Dott. Dalrymple decide di assumere Mortimer come assistente. Dopo avere appreso l’arte di stimolare i parossismi (orgasmi) nelle ricche signore della Londra bene trascurate dai mariti, Mortimer viene colpito da fastidiosi crampi alla mano a causa dell’eccessivo lavoro. Per la seconda volta un evento di per sè negativo diventa invece fonte di ispirazione e fortuna. Grazie, infatti, anche alle idee dell’amico Lord Edmund St. John-Smythe (Rupert Everett), Mortimer arriva ad inventare quello che è tuttora il gadget erotico più venduto al mondo: il vibratore elettrico.
Tratta da una storia vera, questa commedia (presentata nel 2011 al Festival del cinema di Roma) è portentosa. Spassosissima e perfetta. L’argomento che, di per sè, potrebbe portare a volgari e grevi situazioni è trattato con una cura stupefacente. Situazioni di comicità strepitosa si intrecciano con vicende di intensa profondità. La società maschio-centrica dell’800 alle prese con le prime rivolte delle suffragette. Le donne che iniziano a pretendere diritti mai prima ottenuti come la possibilità di iscriversi alle Università o di votare. La risata grassa e piena scatenata da divertentissime sequenze, si alterna a riflessioni sul rapporto uomo/donna nella società di fine ottocento inglese. Film consigliatissimo!
Voto: 8