Hunger Games – La ragazza di fuoco (The Hunger Games: Catching Fire) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci e Donald Sutherland. Gli Hunger Games sono finiti e Katniss Everdeen, nel bosco del suo Distretto 12, cerca di metabolizzare l’accaduto nonostante gli incubi siano sempre in agguato. Lei ha vinto gli ultimi giochi ed ora è la beniamina degli abitanti di Panem ma la gloria non le porta affatto gioia. Il fardello della vittoria la costringe a recitare una parte: deve fingere di amare Peeta perchè il popolo crede al loro fidanzamento e, soprattutto, perchè il Presidente Snow lo esige. Ormai tutti hanno assistito alla trasmissione in diretta dell’atto importante con cui i giochi si sono conclusi. Un gesto, apparentemente, d’amore di Katniss nei confronti di Peeta ma, in realtà, di sfida verso i vertici di Capitol City. Proprio per timore delle conseguenze di questa azione proditoria, Plutarch Heavensbee (il compianto Seymour Hoffman) propone al Presidente Snow di sopprimere tutti i vincitori delle precedenti edizioni dei giochi. Solo in questo modo verrebbero eliminati gli idoli da incensare smontando le motivazioni per la rivoluzione che avrebbe destabilizzato il sistema. Per questo motivo, vengono indetti nuovi Hunger Games ma in edizione del tutto speciale. La scelta (anzi, la mietitura) dei tributi dovrà avvenire attraverso una procedura inedita e dirompente. Con l’inizio di questi ennesimi giochi (di morte) la livida atmosfera di Panem si rituffa nelle tinte fosche del dramma. Poco, o nulla, cambia rispetto al primo film. La struttura narrativa è ancora composta da due fasi ben delineate: prima la preparazione e poi lo svolgimento dei giochi. La denuncia sociale e politica, inclusa nel racconto, prosegue il percorso del primo Hunger Games. Anche la fotografia, quasi monocromatica, non lascia mai spazio alla luce piena. Cupa è l’atmosfera perchè drammatico è il contesto. E’ il film delle mille negazioni: non è un capolavoro ma non deluderà i fan della saga. Non innova ma non annoia nemmeno. Non tradisce le aspettative ma non eccelle.
Voto: 6½