Anche Dark Horse fa parte di quei film già visti ad un festival ma mai approdati nelle sale italiane. In questo caso specifico venne presentato, in concorso, alla 68° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2011. Todd Solondz dirige una commedia drammatica oppure un dramma in forma di commedia; il risultato non cambia comunque. A volte i generi si possono interpenetrare con soluzioni imprevedibili e Solondz è un maestro nel fare questo. Due vere icone del cinema americano come Christopher Walken e Mia Farrow sono i genitori di un quasi quarant’enne mai cresciuto, obeso e viziato figlio che conoscerà una donna, non senza problemi, a cui chiederà subito la mano. Una lucida, feroce e asprissima critica alla società americana (in realtà anche nella nostra vecchia Europa non c’è molto da ridere). Famiglie che appaiono normali e che normali lo sono davvero ma nascondendo ipocritamente mille problemi. Figli che non vogliono diventare adulti o adulti che non vogliono che i loro figli lo diventino. Il gioco delle parti. Battute al vetriolo, geniali e taglienti come la lama del coltello di John Rambo. Film divertente e amaro. Geniale e strampalato ma di sicuro fuori dagli schemi. Bravi gli interpreti e perfetta la sceneggiatura.
Voto: 7+