La ballata della città senza nome

La ballata della città senza nome

Forse non tutti sanno che Clint Eastwood può annoverare, nella sua lunghissima e variegata carriera, anche una partecipazione ad un musical: La ballata della città senza nome (Paint Your Wagon) del 1969. Si tratta di un film musicale diretto da Joshua Logan in cui Eastwood recita (e canta) insieme anche a Lee Marvin, che è il protagonista, e Jean Seberg. In più di due ore di musica e balli, si snoda una storia che è ambientata nel vecchio west ai tempi dei cercatori d’oro. Quasi nessuno lo avrà sentito nominare (il “quasi” è stato aggiunto per pura prudenza); perchè? Il motivo è semplice. Non è di qualità tale da poter essere considerato un capolavoro. Già all’epoca della sua uscita fu un insuccesso. Un vero kolossal, un film che richiese un investimento notevole da parte dei produttori ma che non colpì nel segno. La conseguenza naturale fu quella di cadere in fretta nell’oblio generale. E anche la storia raccontata non è eccelsa. Un polpettone sentimentale piuttosto articolato che si sviluppa in una città sorta dal nulla e resa florida per merito di un filone d’oro tovato in zona. Quando il giacimento arriva ad esaurirsi anche la città si dissolve e collassa trascinando con sè le sorti dei suoi abitanti. Nonostante il mancato apprezzamento del pubblico, La ballata della città senza nome fu candidato all’Oscar per la colonna sonora ma senza vincere la bramata statuetta. Anche ai Golden Globe ottenne due candidature, sempre senza esito.

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