La lunghissima carriera di Clint Eastwood iniziò anche con la presenza in una fortunatissima serie TV: Gli uomini della prateria (Rawhide). Dal 1959 al 1965 il giovane Eastwood – vedi foto a lato – fu scritturato (nel ruolo del protagonista Rowdy Yates) per duecentosedici episodi nella serie TV Gli uomini della prateria la cui celeberrima sigla iniziale di Frankie Laine venne suonata e cantata anche da John Belushi e Dan Aykroyd in The Blues Brothers nel 1980. Il tema era quello di due mandriani impegnati a condurre un numero enorme di capi di bestiame difendendoli attentamente dalle mille insidie che la prateria poteva presentare loro. Inutile dire che questi anni di televisione resero molto famoso Eastwood e lo legarono strettamente al genere western. Nel 1964 un regista italiano lo chiamò per girare un film (sempre su quel genere) e l’idea di andare in Europa per girare un lungometraggio di quel tipo sembrava molto rischiosa ma si rivelò, invece, fortunatissima. Nel 1965 lasciò la TV per tornare alla grande sul grande schermo e tutto questo grazie a Sergio Leone. La trilogia del dollaro costituì una sorta di ossimoro: un regista italiano lanciò in America e nel mondo un attore americano grazie a tre film western girati tutti in Europa con maestranze, per lo più, italiane.